La legna è il più antico combustibile che si conosca ed è anche il più naturale. Inoltre, contiene molto calore e costa poco. L’Italia è piena di boschi con i quali si produce tanta legna e tanta altra se ne potrebbe produrre se non ci facessimo suggestionare dalle deforestazioni selvagge che avvengono in alcune nazioni. Infatti, una cosa è sradicare gli alberi al fine di utilizzare il terreno per altri scopi (come avviene in quelle nazioni), altra cosa è tagliare i boschi periodicamente per mantenerli puliti e in salute.
Nel taglio periodico le radici degli alberi non vengono toccate e vengono lasciate le piante migliori, quelle più dritte e a una certa distanza tra loro in modo da diventare in futuro alberi da tagliare. Inoltre, un bosco tagliato periodicamente permette alle persone di poterlo frequentare di più, agli animali di proliferare meglio e anche di evitare gran parte degli incendi che si verificano durante la stagione estiva.
Oltre alla legna derivante dal taglio dei boschi, c’è n’è tanta altra proveniente dalla potatura delle vigne, degli uliveti e dei frutteti; altra dalla potatura delle siepi, dei parchi e dei viali; altra ancora dagli scarti di lavorazione delle segherie, delle fabbriche di mobili, ecc.
Con gli aumenti vertiginosi che hanno subito i combustibili da riscaldamento negli ultimi tempi, la legna può rappresentare una valida alternativa. Infatti, specialmente se bruciata in termocamini performanti come quelli della Vulcano riesce a riscaldare le abitazioni ad un quarto del costo del metano e del pellet.